iPhone in guerra ma, Android non c’entra niente…

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Su App Store, ormai lo sappiamo, “There’s an iPhone app for that -C’è un’applicazione per qualunque cosa”. Lo abbiamo letto sul sito Apple, sentito negli spot e provato con la nostra stessa esperienza iPhoner.

Di certo non immaginavamo però, che il concetto potesse essere esasperato fino a questo punto: proprio ieri, durante una conferenza svoltasi in Arizona, uno dei colossi della difesa americana, la Raytheon, ha annunciato lo sviluppo si una serie di applicazioni “military-oriented” da utilizzare in zone di guerra come l’Iraq e l’Afghanistan.

La prima, che si chiamerà One Force Tracker, utilizzando la posizione GPS e la rete 3G sarà  in grado di informare costantemente ed in tempo reale  i soldati sulla posizione di truppe amiche e nemiche. Soprannominata “situational awareness application”, combinerà i dati di diverse sorgenti d’informazione nel tentativo di segnalare anche eventuali cecchini. iPhone potrà essere utilizzato anche per comunicazioni criptate e sicure.

L’applicazione può girare su qualunque iPhone, una decisione nata dalla constatazione che sviluppare per lo smartphone Apple è molto meno costoso che farlo su piattaforme militari dedicate.

Non è comunque (e purtroppo, aggiungo n.d.r.) la prima volta che iPhone viene collegato in qualche modo alla guerra: all’inizio di quest’anno, infatti, la Knight’s Armament -azienda leader nella costruzione di armi- ha lanciato a 12$, BulletFlight applicazione dedicata a cecchini e tiratori scelti che non vogliono sbagliare mira.

Che tristezza.

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