Streaming video, ultima frontiera (con iPhone pioniere)

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E’ arrivato il momento di fare il punto della situazione perché le notizie si sono susseguite troppo velocemente in questi giorni con il rischio di non dare il tempo -al lettore- di unire i tasselli del puzzle.

Sto parlando della rivoluzione del video streaming nella quale, improvvisamente, ci troviamo immersi.

Ma andiamo con ordine elencando i tre eventi-indizio.

(1) Apple sta aprendo un data-center da 46.000 metri quadrati in North Carolina dove -si rumoreggia- si studierà come far fronte a richieste di banda sempre più grandi;

(2) La recente acquisizione di Lala che suggerisce l’intenzione di trasformare iTunes in un servizio globale di streaming;

(3) L’approvazione -proprio questa settimana- di Ustream Live Broadcaster, prima applicazione a permettere la registrazione di video anche su iPhone 3G e di trasmetterli live sul web.

Soprattutto l’ultimo punto merita riflessione dal momento che fin’ora le API per questo servizio erano assolutamente riservate, ma una lettera degli sviluppatori ha convinto -sembra- Steve Jobs a cambiare idea.

Se è vero che tanti indizi fanno una prova, tutto questo significa che Apple ha una nuova importante strategia rivolta al personal broadcasting e alla condivisione delle esperienze personali.

Lo scontro con i grossi nomi già leader nel settore come YouTube e FlipVideo, sarà avvincente.

“Vogliamo entrare in questo affare”, aveva detto Jobs alla presentazione del primo iPod con viodeocamera.

Ora i competitors tremano perchè quando Apple si muove, lo fa sempre in grande e c’è già chi teme che iTunes (o la sua evoluzione) si candidi a diventare entro due o tre anni il personal-media hub universale.

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