SPOOFEM.COM ai confini della privacy

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Spoofing

La notizia è ancora calda: Apple ha accettato poche ore fa le richieste di  SPOOFEM.COM che quindi, da oggi, è autorizzata a produrre e vendere su App Store le proprie applicazioni.

Detta così questa sembra una delle tante”veline”che affollano l’informazione specializzata e nemmeno l’entusiasmo di Quintin Ash, sviluppatore senior  della SPOOFEM.COM ci aiuta a capire dove stia l’eccezionalità del fatto: “Questo accordo abbatterà tutti i confini del nostro business, lo farà espandere incredibilmente perché presto tutti gli utenti iPhone saranno in grado di accedere ai nostri servizi online”.

SPOOFEM.COM è un’azienda fondata dall’esperto di computer security Gregory D.Evans in grado di offrire alcuni servizi eticamente discutibili tutti riconducibili alla definizione di spoofing appunto,  letteralmente “falsificare la propria identità”

Con le loro applicazioni è possibile telefonare ed inviare SMS o MMS mostrando  in chiaro un numero telefonico del mittente diverso dal proprio, selezionabile liberamente, compreso -ad esempio- quello di altre persone. Sul sito dell’azienda si legge: “Cambia il tuo identificativo del chiamante, fai sembrare che sia qualcun altro a scrivere o telefonare!

SPOOFEM.COM fornisce inoltre la possibilità di alterare la propria voce al telefono per renderla irriconoscibile e di registrare segretamente le telefonate fatte e ricevute.

Tutto questo non stonerebbe in un film di James Bond, ma nella nostra società -invece- dove finisce il diritto alla privacy ed inizia la malafede?

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