Section 3.3.1: addio alle applicazioni fai-da-te

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sdk

Sul sito di CNN qualcuno si chiede se Steve Jobs sia impazzito o cosa.

Su Facebook sono già quasi 4000 gli iscritti ad un gruppo di protesta nato in relazione al capitolo 3.3.1 del SDK per OS 4.0.

Che cosa è successo? Che cosa hanno combinato -questa volta- i ragazzi di Cupertino?

Iniziamo spiegando ai non addetti ai lavori che per SDK 4.0 (Software Development Kit) si intende  un pacchetto di indicazioni tecniche per lo sviluppo delle applicazioni da sottoporre al severo vaglio dell’App Store per poi venire, se ritenute idonee, rese scaricabili.

Aggiungiamo che già con le regole attualmente in vigore, Apple si è guadagnata la fama di essere eccessivamente severa e spesso strumentale -nelle bocciature- .

Bene, del tutto in sordina -guardandosi bene dal sottolinearlo all’evento dell’otto Aprile- Apple ha inserito nella nuova versione del documento (realizzata come di consueto in anticipo rispetto alla disponibilità del prodotto) la clausola 3.3.1 appunto.

“programs must be originally written in one of three approved computer languages (C, C++, and Objective-C)”

“le applicazioni devono essere originariamente scritte in uno dei tre linguaggi di programmazione approvati (C, C++, and Objective-C)”

Questo esclude automaticamente tutti i compilatori cross-piattaforma ma -soprattutto- fulmina ancora una volta Adobe e l’opzione Flash-to-iPhone dell’imminente Flash Professional CS5.

Perché tanto odio verso Adobe?

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