Rayman 2: The Great Escape – recensione

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Ve lo abbiamo mostrato in anteprima e ne abbiamo annunciato l’uscita. Ora è il momento di mettere le mani su Rayman 2: The Great Escape, porting di questo storico gioco su piattaforma iPhone e iPod touch, operato in modo decisamente ottimo da Gameloft.

Il gioco è un platform 3D, con 45 ambientazioni diverse nel quale dovremo liberare il mondo di Rayman dai pirati che hanno imprigionato tutti i suoi amici. Più andremo avanti nel gioco, maggiori saranno i poteri che acquisiremo liberando i nostri amici.

Il porting della parte grafica è straordinario, sia per quanto riguarda la qualità delle ambientazioni, molto curate, sia per quanto riguarda la fluidità di funzionamento che non subisce intoppi nemmeno su iPhone 3G. Anche il sonoro è adeguato alla storia, molto piacevole.

Più difficile deve essere stato portare i controlli su iPhone, ma anche qui gli sviluppatori hanno fatto un buon lavoro. I controlli principali, un pad virtuale e due tasti sul lato destro per il pugno magico e il salto, compiono egregiamente il loro dovere. Più complicato, invece, orientarsi nelle ambientazioni, la visuale cambia sfiorando lo schermo nella direzione desiderata, e la selezione dei nemici da attaccare, che viene effettuata tramite un pinch sugli stessi. Tutto questo richiede una certa abitudine e non è per nulla immediato in un primo momento.

Una volta superato questo scoglio, però, il gioco è molto divertente e promette una buona giocabilità. Quello che proprio non mi è piaciuto è l’inizio, con molti filmati esplicativi e molta poca azione. Preferisco, solitamente, dei livelli tutorial che aiutino a capire come muoversi in tutta tranquillità, in modo che ognuno possa prendersi il tempo necessario. C’è da dire, comunque, che i primi livelli sono molto tranquilli e si può perdere un po’ di tempo a familiarizzare con i comandi.

Rayman 2: The Great Escape merita un voto alto, senza nessun dubbio. Pur non avendo ancora terminato il gioco, mi sembra molto ben bilanciato, non tanto difficile da far venir voglia di smettere, non so se mi spiego. Ovviamente, a patto di aver preso dimestichezza con i comandi che, come già detto, non sono molto immediati.

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