Noby Noby Boy, delirio o capolavoro?

Ci sono due tipi di persone al mondo: quelli che capiscono e apprezzano l’appeal di Noby Noby Boy per iPhone (1,59€) e quelli che sono completamente pazzi.

Io faccio parte del primo gruppo, sono tra coloro che considerano questo prodotto sviluppato da Namco come molto più vicino ad un’opera d’arte che ad un video game e che vorrebbero vederlo presto esposto al Museo d’Arte Moderna.

Partendo dal fatto che -sullo store italiano- il gioco viene descritto così: Noi non sappiamo come spiegare questa applicazione e per questo lasciamo che ci provi la fata, l’amica di Boy. Proverò comunque a darne qualche accenno, senza grandi speranze di riuscire ad essere chiaro.

Il protagonista, Boy appunto, è una creatura simile ad un verme il cui obiettivo è quello di… schiacciare, allungare, deformare il proprio corpo come una caramella gommosa e… basta.

L’utilizzo del touch screen facilita lo scratch ed il divertimento sta nel vedere le interazione del nostro vermicello con l’ambiente circostante. Si possono creare scenari personalizzati, scattare foto di ciò che accade o utilizzare il GPS per far muovere Boy attraverso le distanze del mondo reale. Lo si può anche inserire dentro un orologio gigante… ma senza nessuna apparente ragione.

Ma perché’ tutto questo? Se ve lo dicessi non mi credereste.

OK, va bene, ve lo dico: più cresce Boy e più cuori riceverà Girl che colleziona -in cuori- le lunghezze di tutti i giocatori del mondo.

Il gioco comprende anche una modalità di Realtà Aumentata che permette a Boy di muoversi nell’ambiente nel quale vi trovate.

Se tutto questo non ha alcun senso per voi, allora il mio obiettivo è stato raggiunto: questa è esattamente la sensazione che si ha giocando a Noby Noby Boy.