Il modello di vendita dei videogames di App Store

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Apple è entrata nel mercato degli smartphone rivoluzionando il modo in cui viene venduto il software su di essi. Come sintetizzato da Scott Forstall nell’incontro con gli azionisti dello scorso mese, Cupertino è riuscita a creare il miglior business di software nella storia del pianeta.

Apple ha anche portato la vasta gamma di app presenti su App Store su iPod touch, che si concentra più sui videogames, e l’ha poi espansa anche su iPad. come Nintendo e ogni altro sviluppatore, Apple dà una licenza agli sviluppatori esterni per sviluppare sulla propria piattaforma, e chiede di essere pagata. La differenza tra Nintendo & Co. e Apple è che quest’ultima chiede una spesa una tantum di 99 dollari l’anno, e si prende poi carico della distribuzione dell’app chiedendo il 30% sul venduto.

Sony e Microsoft hanno invece, storicamente, venduto hardware sottocosto pur di vendere giochi e piazzare licenze, che sono state il modo migliore per riempire le tasche dei produttori. Il mercato delle console “di punta” dei tre grandi nomi non permette di creare giochi ad un piccolo sviluppatore in maniera agevole come fa iOS, che permette anche ad una sola persona con un Mac di creare un successo planetario.

Sony, Nintendo e Microsoft hanno cercato di dare sfogo alla creatività Indie tramite i loro store online, ma come confermato dai creatori di World of Goo la migliore risposta al lancio del gioco è arrivata su App Store.

via | Apple Insider

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