La pirateria su iOS non passa più dal jailbreak

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Di questi tempi è sempre più difficile effettuare il jailbreak su un iDevice. Ma i malintenzionati che intendono installare app crackate sui loro dispositivi (di fatto violando la legge) hanno trovato nuove strade che non richiedono lo sblocco del proprio dispositivo.

Due soluzioni stanno guadagnando un successo crescente nel periodo seguente la chiusura di Installous. La prima si chiama Zeusmos. Creato da un quindicenne e accessibile tramite il proprio browser su iOS, il servizio consente di installare applicazioni sul proprio dispositivo dietro il pagamento di una somma (che ovviamente finisce nelle tasche del quindicenne e non degli sviluppatori delle app). Zeusmos fornisce ad ogni utente l’iscrizione ad Apple come sviluppatore (operazione secondo Apple illegale) e permette il download di applicazioni a cui è stato rimosso il DRM, liberamente installabili sui dispositivi registrati ad un developer.

Kuaiyong è stato invece ideato in Cina. Il servizio è completamente gratuito, e può essere utilizzato direttamente da iOS o passando per un software sul proprio PC collegato tramite cavo ad iPhone. Una volta installata una di queste app crackate si perde la possibilità di sincronizzare il proprio dispositivo con iTunes, ma questo non ha certo fermato i molti malintenzionati. In questo caso le app sembrano essere registrate ad un account enterprise, che consente l’installazione di una app su diversi dispositivi.

La questione si fa ancora più strana quando si scopre, contattando gli sviluppatori delle app crackate, che sarebbero in migliaia gli utenti ad utilizzare la stessa esatta copia dell’app. Non la stessa app, ma la stessa esatta copia, come se fosse stato trovato un modo per fregare i sistemi di sicurezza e i DRM di Apple.

La cosa che preoccupa, oltre ai guadagni potenzialmente rimossi dalle tasche degli sviluppatori, è però il fatto che le app installate potrebbero contenere malware. E non c’è sandboxing che tenga quando si rischia che siano rubate proprie informazioni personali o, nel peggiore dei casi, il numero della propria carta di credito.

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