Appena ieri era tornato allo scoperto, pubblicando la foto di un iPhone 4 jailbroken con Cydia installato. Dopo solo un giorno se ne esce con delle dichiarazioni che certamente stupiscono un po’ tutti.
George Hotz, meglio noto come Geohot, ha affermato di non voler rilasciare un nuovo tool per lo sblocco di iPhone 4 o comunque riguardante il jailbreak dell’iOS, per alcune ragioni e decisioni personali. Il Genio lascia la scena?
Scusate, molto probabilmente questo post è stata una cattiva idea. La prossima volta non dirò nulla. Mi mancano i tempi in cui questo blog trattava argomenti tecnici (mi sono lasciato condizionare da quello che dicono le persone ed è proprio questo il motivo per cui questo blog si trova nell stato in cui è adesso). Non mi ero reso conto che alla maggior parte delle persone non interessa nulla finchè non si tratta di ottenere qualcosa. Ora lo so. Ormai è tardi questa sera, rifletterò bene a sul da farsi domani mattina.
La vera ragione per cui non rilascierò il tool non è tecnica. La vera ragione è che tutto questo non finirà mai: dopo blackra1n la gente ha chiesto lo sblocco, dopo blacksn0w, il jailbreak untethered. Mi mancano i giorni in cui il jailbreak e l’unlock erano difficili, ciò attirava persone di calibro maggiore.
Inoltre, per coloro che mi odiano, la foto era chiaramente un fake.
Con queste parole l’hacker per eccellenza del campo iPhone e iOS in generale sembra voler uscire un po’ da tale scena, che ha visto la sua nascita proprio con egli come protagonista. Molti penseranno “certo, è un bambino viziato, ora ha i soldi e ci abbandona tutti” ma la vera ragione per cui si è arrivati a questo, è proprio l’insistenza, la stupidità e l’avidità della community degli utenti iPhone. Questo perchè anche per la più paziente delle persone al mondo, è difficile sopportare continue pressioni e richieste da parte di un così elevato numero di utenti. Come detto da qualcuno (Notcom, sviluppatore di TheFirmwareUmbrella) “se qualcuno è registrato ad un qualsiasi servizio di indicizzazione, non significa che debba essere disturbato”, riferendosi chiaramente alle persone che hanno avuto il coraggio di disturbare George non solo tramite email o Twitter, ma addirittura chiamandolo a casa.
Tornando al fattore economico, secondo me non è stato nemmeno preso in considerazione dal ragazzo. Di donazioni ne ha sicuramente ricevute molte ma certamente, una persona che partecipa a competizioni scientifico – informatiche tenute dalla NASA e tiene conferenze in tutta Europa, non basa la sua vita sulle rendite delle donazioni.
Inoltre, a mio parere, è inammissibile che le persone si permettano di pressare qualcuno per un lavoro che viene svolto gratuitamente (le donazioni sono a discrezione dell’utente e non possono essere considerate un metodo di pagamento).
Certo, si sentirà la mancanza di un pezzo grosso come lui, ma sicuramente la scena del jailbreak non si fermerà qui. Ricordiamo infatti che Geohot era ufficialmente in possesso di un exploit in grado di sfruttare una vulnerabilità nella bootrom ma che anche altri “iHacker” non sono certamente sprovvisti di assi nella manica: Comex è riuscito ancora una volta a trovare una falla di livello userland per effettuare il jailbreak untethered su tutti i device (il tool verrà molto probabilmente rilasciato dopo che Apple avrà pubblicato il tanto atteso minor update di iOS4). Posixninja invece, membro del Chronic Dev Team, è in possesso di ben 2 exploit: il primo, molto probabilmente uguale a quello di Geohot; il secondo invece a livello del firmware (il che implica che Apple potrà porvi rimedio con un update dopo che sarà stato sfruttato).
E’ sbagliato affidarsi totalmente a Geohot ma è altrettanto errato il classico ragionamento “morto un papa se ne fa un altro” perchè sono proprio gli utenti che ragionano così quelli che sbagliano di più: bisogna sempre tenere a mente che tutte le persone che lavorano in questo campo lo fanno per passione e ripeto, gratuitamente. Inoltre, proprio per il fatto che la loro è solo una passione e non di certo un lavoro primario (dato che sbloccare iPhone non sarà mai considerato un lavoro, in nessuna nazione del mondo), penso sia veramente assurdo anche solo il fatto di pensare di importunare tali persone chiedendo una data per il rilascio. Soprattutto considerando che la quasi totalità della gente che si dimostra così poco rispettosa nei loro confronti, non ha la benchè minima idea di quanto lavoro richieda il jailbreak e che non si tratta solo di compilare un programmino con un bottone, ma che dietro a quel semplice programma vi sono ore di lavoro per trovare una falla nei device e nei Sistemi Operativi che Apple rende sempre meno vulnerabili. Forse bisognerà arrivare al punto che essi diventino veramente impenetrabili per poter rivedere all’opera un genio quale Geohot o forse, tutta questa si rivelerà solo una piccola messa in scena per farsi desiderare un po’ di più, per fare capire agli utenti come si devono comportare se vorranno ottenere ancora qualcosa da lui.