GameStop prende esempio da App Store

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La catena internazionale di vendita di videogames GameStop è attiva con oltre 6 500 negozi a livello internazionale, e circa metà del suo guadagno deriva dalla vendita di videogames usati. Ma per il futuro del videogame si prospetta qualcosa di lontano dal supporto fisico, di simile a quanto è già ampiamente avvenuto a livello internazionale con la musica e sta già accadendo con il mercato del cinema.

In una intervista con Gamasutra, il presidente di Gamestop Tony Bartel ha dichiarato:

In ostro dipendenti stanno cominciando a utilizzare giochi in maniera ibrida, sia fisica che digitale, e così stiamo cercando anche noi di diventare una catena ibrida in modo da rispondere ai loro bisogno. Non c’è da spiegare che avremo bisogno di cambiare il nostro metodo di vendita.

Per entrare nel mercato della vendita digitale, GameStop ha acquisto Stardock Impulse, una ditta di servizi di distribuzione digitale e una seconda compagnia, la Spawn Labs, esperta in streaming, che stanno testando privatamente il servizio che potrebbero dare alla catena.

Nonostante Xbox Live e il Network di Sony permettano già da ora di effettuare acquisti di videogame on-line, i prezzi sono in genere simili, se non maggiori, a quelli dei rispettivi giochi venduti tramite supporto fisico. Apple, nel 2008, ha dimostrato, lanciando App Store, che il metodo per attirare clienti su una piattaforma di Digital Delivery è offire prodotti facilmente accessibili ad un prezzo altrettanto accessibile. Sarà curioso vedere come il “vecchio” mercato del videogame cercherà di conformarsi a quello che sembra essere destinato a diventare un futuro tutto in digitale.

via | Apple Insider

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