Assistenti vocali su App Store: cosa ha in mente Apple?

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Come sappiamo Apple non apprezza quando una applicazione disponibile su App Store duplica una funzione già disponibile nitidamente su iPhone. Questo per evitare, almeno così riporta la versione ufficiale, che l’utente possa fare confusione. Ebbene, ricorderete che Apple stava lavorando con True Knowledge per modificare Evi, un assistente vocale che secondo gli avvocati di Cupertino somigliava decisamente troppo a Siri. Ecco, Evi non è l’unica app al centro delle attenzioni di Apple. Anche Voice Ask, ad esempio, continua a venire venduta su App Store pur offrendo funzioni simili a quelle di Siri.

Voice Answer, invece, è stata rifiutata da Apple. La ragione? Probabilmente si tratta del database di Wolfram Alpha, al quale Voice Answer poteva accedere per dare le sue risposte. Non solo, Voice Answer è anche in grado di rispondere vocalmente a richieste legate a Wolfram Alpha, cosa che Siri non può fare, e sarebbe stata disponibile per qualsiasi dispositivo con installato iOS 4.2 o superiore (mentre, sapete, Siri può essere usato solo su iPhone 4S con iOS 5.0 o superiore). Resta comunque da capire perché Apple lavori con alcuni developer perché il loro software e Siri possano convivere, mentre rigetta senza spiegazioni altre app.

via | 9to5mac

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