Apple citata per una violazione di un brevetto su iPhone

Apple è stata nuovamente citata in giudizio per la violazione di un brevetto detenuto dalla californiana NetAirus Technologies. La citazione è stata depositata presso il Central District della California Western Division, dove NetAirus sostiene che Apple e il suo iPhone hanno infranto il brevetto 380, emesso il 5 settembre 2006.

Nel brevetto si parla di un piccolo microcomputer modulare e sistemi di comunicazione, progettati sia per la portabilità, sia per l’uso desktop. I sistemi fanno uso di un display con un grande pannello piatto (2), una fonte energia con batteria (9), una cerniera espandibile (10), una tastiera (16), e dispositivi di comunicazione wireless (32, 51). I sistemi sono in grado di attuare una comunicazione bidirezionale, in tempo reale, di voce, audio, testo, grafica e dati video. Entrambi i metodi, cablate o wireless, possono includere uno o più apparecchi telefonici simili (14) e/o auricolare (34). Il dispositivo di comunicazione wireless può comprendere una o più antenne (32). I sistemi possono essere configurati in modalità portatile, ma devono, rapidamente e facilmente, poter venire smontati e rimontati per l’utilizzo desktop.

NetAiurus sostiene che l’iPhone, l’iPhone 3G e l’iPhone 3G S violano tutti il brevetto; infatti Apple è stata denunciata perché l’intero concetto iPhone infrange il brevetto in questione. L’azione legale chiede a Apple di fermare la produzione di iPhone e chiede un risarcimento dei danni in denaro. Se la casa di Cupertino dovesse venire ufficialmente accusata di questa violazione, allora tutti gli smartphone presenti sul mercato dovrebbero essere imputati o pagare per l’utilizzo di tale brevetto. Che ci sia una punta di invidia?

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