Ricordate lo script iMegavideOS che permetteva di guardare filmati in streaming sui dispositivi iOS? Beh, chiuso il famoso server da cui prendeva il nome lo script ha dovuto evolversi, chiamandosi così iStreamingOS.
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iMegaVideOS: guardare i filmati in streaming con iPhone senza jailbreak
Qualche mese fa vi abbiamo parlato già parlato di iMegaVideOS, uno script tutto italiano che consentiva di guardare i filmati presenti su Megavideo direttamente sui dispositivi iOS. Con i vari aggiornamenti del sistema operativo lo script ha smesso di funzionare, ma i suoi creatori, del team di Simone Cattani, sono tornati all’attacco e hanno aggiornato il metodo, rendendo possibile la visualizzazione anche di altri siti. Scopriamo insieme come fare.
Let’s talk iPhone: Liveblog su TAL
TheAppleLounge seguirà in diretta l’evento “Let’s talk iPhone” al via fra un’ora in quel di Cupertino. Eccovi il link: Evento Apple “Let’s Talk iPhone” liveblog. Qui su iPhoner potrete leggere fin da subito, non appena disponibili, le ultime notizie sulle novità presentate da Tim Cook e scoprire con noi che cosa ci riserva Apple. Un iPhone 4S o un iPhone 5? Oppure entrambi? Lo sapremo fra meno di un’ora.
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YouTube Live anche su iOS con YTLive
YouTube è da poco entrato nel business della riproduzione live dei contenuti video (anche il matrimonio reale inglese sarà visibile in diretta su YouTube la prossima settimana). YouTube non è però sola nell’ambito dei servizi di streaming live, e deve anzi competere con diversi pezzi grossi del mercato che da più tempo si sono occupati di questo genere di servizio. YouTube utilizza in genere tecnologia Flash per i suoi contenuti in diretta, e questo significa tagliare fuori una grande fetta di utenti iOS.
AirPlay: Per alcuni amplificatori basterà un firmware
Engadget sostiene che per alcuni produttori di amplificatori il supporto ad AirPlay sia solo ad un firmware di distanza. La componente musicale di AirPlay consente agli utenti di riprodurre in streaming la musica presente su iPhone o iPod touch (o iPad) a un dispositivo che supporta il protocollo.
Insieme alla musica vengono anche trasferiti i dati relativi a copertina, autore, anno, nome della traccia e durata.
Questa stessa tecnologia sarà utilizzata anche in iOS 4.2 per riprodurre video in straning da iOS a Apple TV.
Netflix arriva su iPhone (negli USA)
Mentre in Italia stiamo ancora aspettando i TV Rentals e i Movie Rentals di iTunes (possiamo sperare di vedere qualche news all’Apple Event del 1° settembre, ma non sperateci troppo), negli stati uniti l’App di Netflix, che era nata su iPad, viene scalata anche per iPhone e iPod Touch.
PopcornTV: guarda la TV sul tuo iPhone
Ieri è sbarcata su App Store l’applicazione PopcornTV, la quale permette di vedere alcuni contenuti in streaming, presenti sul sito PopcornTV.it.
Radio 24: la passione si sente anche su iPhone
Radio 24 raccoglie un gran numero di estimatori in tutta Italia, vuoi per le notizie di tipo economico, vuoi per la varietà di programmi offerti che offrono anche un piacevole svago. Alla professionalità di conduttori e redattori però non è sempre corrisposta una particolare attenzione verso gli utenti Mac prima e iPhone poi da parte di chi si occupa del lato web della radio.
Here, File File! – La Recensione
È passato qualche mese da quando vi abbiamo presentato questa App come una novità appena uscita su App Store. Ora, dopo un intenso utilizzo, posso darvi un po’ di impressioni dettagliate.
Sesso, bugie e video streaming
In Italia si dice “fatta la legge trovato l’inganno“, riferendosi a coloro che riescono, furbescamente, a eludere i doveri previsti dalle leggi.
Si parla invece di “malafede” nel caso di chi agisca in modo formalmente corretto, sebbene mascherando le proprie intenzioni in modo da non far trapelare gli obiettivi che realmente persegue.
Possiamo osservare la sinergia di queste due comportamenti deviati nel risultato effettivo della censura che -qualche mese fa- Apple ha applicato ad App Store.
Perchè iPhone è atterrato in LaLa-land?
Apple è notoriamente fumosa nello spiegare le proprie stategie. La si può capire: il mondo della tecnologia vive di continue innovazioni e giocare d’anticipo è fondamentale.
Questo lato oscuro dell’azienda permette però ad analisti e curiosi come me di viaggiare con la fantasia, fare avvincenti ipotesi e azzardare pronostici. La recente acquisizione di lala.com da parte di Cupertino ad esempio, ha sollecitato ancora una volta il meccanismo di fanta-gossip appena citato.
Benchè la convinzione comune sia che Apple voglia fornire presto un servizio in abbonamento di web streaming iPhone-compatibile basato sulla tecnologia di Lala, la mia opinione è diversa.
Il portale di Lala, solo apparentemente uguale ad iTunes, fornisce almeno due servizi assai migliori. Il primo è rappresentato sicuramente dalla possibilità di ascoltare tre volte l’intera canzone prima di decidere se acquistarla (contro i 30 secondi della Mela). Il secondo dal web streaming online di ogni traccia in catalogo per soli 10 centesimi di dollaro. Quest’ultimo fruibile tramite qualunque oggetto con un browser ed una connessione internet, con l’eccezione di iPod Nano, Classic and Shuffle, mentre per iPhone e iPod Touch è necessaria la relativa applicazione.
Lo streaming così organizzato rappresenta l’abbattimento del limite costituito dalla memoria dell’iPhone che -in questo modo- almeno per ciò che riguarda la musica, diventa virtualmente infinita e permette di condividerla facilmente con chiunque a prezzi irrisori.
Lala inoltre, oltre a ad avere un trend di iscrizioni in costante crescita, conserva posizioni di rilievo nella Facebook’s gift lineup e nelle pagine Google’s music search, liste dalle quali Apple è stata sempre estromessa.
Sembra infine che, Apple abbia pagato Lala (business ancora in perdita) molto meno di quanto gli investitori… emm… abbiano investito.
Insomma, a me sembra si tratti di un vero affare e non semplicemente di un acquisto di tecnologia.
Vimeo annuncia il supporto per H.264, per poter funzionare con iPhone
Mentre YouTube continua ad essere il principale sito di video-sharing del web, altri si stanno affacciando sul settore con un crescente successo. Uno di questi è Vimeo che, per la sua crescita, ha deciso di avvicinarsi agli utenti iPhone introducendo il supporto al formato H.264.