Si fanno sempre più insistenti le voci relative ad un orologio Designed in Cupertino. Non un semplice orologio, ma un dispositivo in grado di interfacciarsi tramite Bluetooth 4.0 ad iPhone e iPad.
L’idea di “computer indossabili” aleggia nell’aria ormai da qualche anno e lo testimoniano diversi brevetti depositati dall’azienda. E voi tutti saprete quanto importanti siano per Apple i dispositivi che volteggiano “nell’aria” (“There’s something in the air“).
Grazie a Siri è possibile ottenere le indicazioni stradali per raggiungere qualsiasi posto. Basta richiamare l’assistente vocale di Cupertino e spiegarle che dove volete andare per aprire le mappe di Apple e il navigatore integrato in iOS 6. Ma se voleste usare Google Maps? Esiste un semplice trucco.
Ricerca. Si tratta di una parte fondamentale della quotidiana esperienza di utilizzo di un qualsiasi dispositivo collegato alla rete. Se il vostro telefono è jailbroken potreste avere opzioni di ricerca ben più interessanti di quelle integrate in iOS.
HUE è una nuova linea di luci prodotte da Philips che possono essere controllate wireless utilizzando il proprio iDevice. Le luci, basate sulla tecnologia LED, potrebbero essere un assaggio dell’illuminazione del domani. Nel frattempo lo sviluppatore Brandon Evans ha creato un sistema per controllare le luci di Philips tramite Siri.
Apple ha recentemente pubblicato alcune offerte di lavoro che ci danno alcune informazioni sul futuro di Siri e sulle nuove lingue che l’assistente virtuale di iOS e probabilmente di OS X 10.9 presto parlerà.
Da quanto è possibile capire Apple è alla ricerca di individui che parlino fluentemente queste 6 lingue: arabo, danese, olandese, finlandese, norvegese e svedese.
CiccareseDesign ha sviluppato un nuovo concept che mette Siri, il celebre assistente personale di Apple presentato con iPhone 4S, su un dispositivo che è possibile indossare: “Sono Federico Ciccarese, proprietario di CiccareseDesign. Vi mostrerò un dispositivo rivoluzionario. Sono fiero di questo nuovo progetto, apre le porte per un nuovo tipo di tecnologia”.
iSiri, questo il nome del dispositivo, è sostanzialmente un orologio dotato di connettore Lightning e logo di Siri (ovviamente illuminato). iSiri permetterebbe di accedere rapidamente alle funzioni dell’assistente vocale di Apple direttamente dal proprio polso.
Ovviamente si tratta semplicemente di un concept, e rimane da vedere se sarebbe possibile, con l’attuale tecnologia, creare un dispositivo in grado di fare quello che può fare Siri in un volume così piccolo (inclusi altoparlante, microfono e un connettore jack).
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Solo qualche giorno fa è arrivato su App Store l’ultimo aggiornamento dell’app Ricerca Vocale Google. Il software di Mountain View permette di effettuare rapidissime ricerche vocali e di accedere all’enorme database di risposte a cui ha accesso Google. Ora arriva un tweak per iPhone jailbroken che permette di sostituire Siri al servizio fornito da Mountain View.
Apple ha rilasciato l’ultima versione di iOS agli sviluppatori. Pare che in iOS 6.1 sarà possibile effettuare l’acquisto di biglietti del cinema direttamente da Siri tramite la piattaforma di Fandango. A confermare la notizia sarebbe 9to5mac.
Siri è sotto i riflettori in Cina, dove ha gentilmente assistito alcuni utenti a trovare delle prostitute. Il problema è che in Cina la prostituzione è illegale. A riportarlo è l’agenzia di notizie Xinhua, che raccolta come il problema sia venuto a galla tramite i social network, dove gli utenti pubblicano domande strampalate all’assistente vocale di iOS.
Il principale rivale di Siri sta lentamente crescendo in casa Apple. Su App Store, l’applicazione ufficiale “Ricerca Google” viene aggiornata per iPhone 5 e resa sempre più simile al noto servizio Google Now, con tanto di schede al seguito.
Ovviamente la ricerca non è integrata come su Android, ma basterà aprire l’app per averla a disposizione.
Il giudice Gary Sharpe si è dimesso. E quindi, direte voi? Il giudice della corte distrettuale del Connecticut ha spiegato di avere dato le dimissioni per colpa di una causa legale legata a Siri, in cui il suo giudizio sarebbe stato falsato da una sua non meglio chiara connessione con Apple.
Apple ha ssunto un importante elemento di Amazon. Si tratta di William Stasior, che lavorerà all’unità addetta a Siri. Stando alle fonti che hanno riportato la notizia, Stasior dovrebbe aiutare Apple a migliorare gli algoritmi di ricerca di Siri.
Con iOS 6 è arrivato il supporto alla lingua italiana per Siri e sono state introdotte numerose nuove funzioni. Tra queste la possibilità di aprire un’app “con la forza della voce“.
Questo tip potrebbe risultare utile per chi ha installate molte applicazioni sul proprio iPod touch, iPhone o iPad e non ha voglia di fare la solita caccia al tesoro all’interno di miriadi di cartelle.
È passato ormai un anno da quando Apple ha lanciato iPhone 4S e con esso Siri. Molti di voi si saranno già accorti che, sebbene sia un valido strumento per richieste elementari, Siri non è infallibile e soprattutto le sue funzioni sono ancora limitate.
Qualcosa sembra smuoversi tuttavia negli USA dove, ben lungi dall’essere l’assistente artificiale intelligente propinatoci dalla propaganda cupertiniana, sta mano mano migliorando il modo in cui risponde, assumendo una sfumatura più umana.
Jonathan Mann ha trovato un nuovo partner musicale. Si tratta di Siri. L’assistente vocale di iPhone 4S e iPhone 5 è infatti al centro dell’ultimo videoclip di quello che oramai un celebre musicista di YouTube.
Nuance Communicatoins, la ocmpagnia che dovrebbe essere dietro la tecnologia che permette a Siri di funzionare, starebbe lavorando con i produttori di hardware asiatici per creare funzionalità paragonabili a quelle dell’assistente vocale di Apple anche quando questo è in sleep.
Ecco il nuovo iPod touch. Dopo un anno di pausa, Apple ha finalmente aggiornato anche il suo lettore multimediale di punta. E le novità si fanno davvero notare.
Google sostiene che la ricerca vocale sia il futuro di Internet. Per questa ragione ha introdotto una sua applicazione che, sostanzialmente, fa concorrenza a Siri: “Se vogliamo costruire la ricerca del futuro, dobbiamo risolvere problemi tecnologici complicati come il riconoscimento dei discorsi e il linguaggio naturale“.
La National Cheng Kung University di Taiwan ha fatto causa ad Apple nell’Eastern District del Texas, accusando la compagnia di Cupertino di avere violato due brevetti relativi al riconoscimento vocale con l’assistente vocale di iPhone 4S: Siri.
Una software house cinese ha fatto causa ad Apple, accusando la compagnia di Cupertino di avere violato un brevetto del 2006 in cui si immagina di utilizzare un assistente personale funzionante tramite riconoscimento vocale che sarebbe troppo simile alla tecnologia che Apple ha usato su iPhone 4S per Siri.
Mike Elgand di Cult of Mac farebbe alcune domande a Siri. Domande a cui Siri, ovviamente, non può rispondere, ma che aiuterebbero a fare luce sui punti oscuri dell’assistente vocale di Apple.
