Apple ha acquistato Lala per la gente che ci lavora?

In una intervista esclusiva rilasciata a Fortune rilasciata ad Adam Lashinski, il fondatore di Lala Bill Nguyen rivela che quando Apple ha acquisto la sua compagnia per una cifra non meglio precisata lo nel dicembre 2009. Poco dopo l’acquisto Cupertino ha chiuso la compagnia.

Apple lancerà un servizio di musica in streaming “alternativo”?

Stando a quanto riferisce il Finacial Times, Apple avrebbe intenzione di lanciare un nuovo servizio di musica in streaming “alternativo”. Dopo l’acquisizione di Lala Media, società che offriva un servizio di musica in streaming, l’azienda di Cupertino ha pensato a come poterla integrare con iTunes.

La soluzione che Apple sembra intenzionata ad adottare è diversa da quella che ci potessimo aspettare. Per non diminuire il numero di brani acquistati tramite l’iTunes Store, la società californiana avrebbe pensato di dedicare agli utenti uno spazio web per caricare la propria musica, che potrà poi essere ascoltata in streaming da qualsiasi iDevice connesso ad internet.

Apple accetta Napster

Napster è tornato. Anche se a dire il vero è già qualche tempo, e mentre non è esattamente lo stesso servizio per cui era diventato famoso nel 1999 (ovvero per violare copyright di case discografiche ed artisti musicali) è ora disponibile su iPhone.

Streaming musicale e video: Google scende in campo

I rumor secondo cui Apple starebbe preparando una piattaforma per lo streaming musicale tramite un abbonamento fisso si fanno sempre più insistenti, ma non si sa ancora nulla di certo, se non che dall’acquisto di Lala da parte di Apple l’azienda di Cupertino ha iniziato a costruire un’enorme centro dati che dovrebbe essere pronto per la fine dell’anno e che si occuperà probabilmente della musica in streaming via iTunes Cloud (se così vogliamo chiamarlo).

Streaming video, ultima frontiera (con iPhone pioniere)

streaming

E’ arrivato il momento di fare il punto della situazione perché le notizie si sono susseguite troppo velocemente in questi giorni con il rischio di non dare il tempo -al lettore- di unire i tasselli del puzzle.

Sto parlando della rivoluzione del video streaming nella quale, improvvisamente, ci troviamo immersi.

Ma andiamo con ordine elencando i tre eventi-indizio.

Perchè iPhone è atterrato in LaLa-land?

Lala

Apple è notoriamente fumosa nello spiegare le proprie stategie. La si può capire: il mondo della tecnologia vive di continue innovazioni e giocare d’anticipo è fondamentale.

Questo lato oscuro dell’azienda permette però ad analisti e curiosi come me di viaggiare con la fantasia, fare avvincenti ipotesi e azzardare pronostici. La recente acquisizione di lala.com da parte di Cupertino ad esempio, ha sollecitato ancora una volta il meccanismo di fanta-gossip appena citato.

Benchè la convinzione comune sia che Apple voglia fornire presto un servizio in abbonamento di web streaming iPhone-compatibile basato sulla tecnologia di Lala, la mia opinione è diversa.

Il portale di Lala, solo apparentemente uguale ad iTunes, fornisce almeno due servizi assai migliori. Il primo è rappresentato sicuramente dalla possibilità di ascoltare tre volte l’intera canzone prima di decidere se acquistarla (contro i 30 secondi della Mela). Il secondo dal web streaming online di ogni traccia in catalogo per soli 10 centesimi di dollaro. Quest’ultimo fruibile tramite qualunque oggetto con un browser ed una connessione internet, con l’eccezione di iPod Nano, Classic and Shuffle, mentre per iPhone e iPod Touch è necessaria la relativa applicazione.

Lo streaming così organizzato rappresenta l’abbattimento del limite costituito dalla memoria dell’iPhone che -in questo modo- almeno per ciò che riguarda la musica, diventa virtualmente infinita e permette di condividerla facilmente con chiunque a prezzi irrisori.

Lala inoltre, oltre a ad avere un trend di iscrizioni in costante crescita, conserva posizioni di rilievo nella Facebook’s gift lineup e nelle pagine Google’s music search, liste dalle quali Apple è stata sempre estromessa.

Sembra infine che, Apple abbia pagato Lala (business ancora in perdita) molto meno di quanto gli investitori… emm… abbiano investito.

Insomma, a me sembra si tratti di un vero affare e non semplicemente di un acquisto di tecnologia.

Apple acquisisce Lala Music

Apple ha acquisito, per una cifra non ancora svelata, il servizio musicale offerto da Lala Media (presente anche in App Store con la propria applicazione presentata nel video qui sopra), piccola società presente nel mercato musicale da appena 4 anni, e subito viene naturale pensare come questo possa essere integrato su iTunes e nei nostri iPod e iPhone.