Google.com sa esattamente dove ti trovi (col tuo iPhone)

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Ogni piccolo avanzamento tecnologico di Google ci fornisce un servizio innovativo in cambio di un po’ della nostra privacy.

E’ successo -la prima volta- molti anni fa con l’introduzione degli annunci economici pertinenti alle ricerche web, estesi poi ai contenuti delle “Gmail“, per quindi passare alle fotografie satellitari di terrazzi e balconi con Google Map e Google Earth, poi è stata la volta degli amanti scoperti grazie o a causa dell’occhio indiscreto delle telecamere di Street View.

Aggiungiamo le cartelle cliniche archiviate su Google Health , i video (YouTube), le foto delle vacanze (Picasa), gli appuntamenti su Google Calendar..  Potremmo andare avanti ancora.

iPhone 3GS, Palm Pre, Nexus One e Motorola Droid a confronto

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Ed ecco a voi la tabella comparativa che mette a confronto i quattro principali dispositivi, leader nel settore della telefonia mobile, ovvero iPhone 3GS, Palm Pre, Motorola Droid e il nuovo arrivato Google Nexus One. Proprio quest’ultimo è stato presentato ultimamente da Google e grazie alle sue caratteristiche si prospetta come il rivale più agguerrito del dispositivo creato da Apple.

Google Nexus One: poco competitivo per iPhone

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È previsto per martedì prossimo 5 gennaio 2010 il lancio dello smartphone di Google, Nexus One, che dovrebbe sulla carta essere il vero iPhone killer del 2010. Qualcuno però ha già avuto modo di provarlo e, a quanto pare, alla Apple possono stare tranquilli, per ora.

Google Favorite Places: un codice a barre per avere maggiori informazioni su iPhone

Google Favorite Place

Google, in questo periodo, sta sviluppando un nuovo progetto “Favorite Places” che ci permette di conoscere, in un modo più preciso, cosa si nasconde dietro un’attività o un locale che non conosciamo. Tramite una fotografia scattata dal nostro iPhone (o altri cellulari di ultima generazione) è possibile reperire informazioni più dettagliate di un locale.

Il trucco consiste in un particolare codice a barre (Qr-code) stampato su un adesivo che di conseguenza verrà posto sul vetro della porta d’ingresso del locale. Sarà possibile decifrare tale immagine anche con un telefonino di ultima generazione come iPhone, BlackBerry o Android.

Google nel mercato dei video a pagamento?

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Nuova concorrenza all’orizzonte per Apple, infatti, circola in rete un rumor che vede Google in procinto di entrare nel mercato dei video a pagamento. Parliamo della vendita di contenuti televisivi, ma con una certa differenza a quanto già Apple fa con iTunes Store, perché i video non saranno in download ma direttamente in streaming.

Da un lato questo potrebbe essere un fattore positivo, perché permetterebbe di evitare la fase di download, ma dall’altro a molte persone potrebbe l’idea potrebbe non fare piacere, perché potrebbe cadere la connessione durante lo streaming o si potrebbe voler visualizzare il contenuto su un dispositivo portatile.

Più interattività con la nuova versione di Google News

Google News

È periodo di annunci e aggiornamenti in casa Google: dopo Google Earth 2.0.0, il video riguardante Chrome OS e le versioni ottimizzate per BlackBerry e Windows Mobile del proprio servizio di notizie, ora Google News è disponibile anche per iPhone, Android e Palm Pre.

Questo rinnovamento fornisce la stessa qualità, ricchezza di features e possibilità di personalizzazione della pagina sul proprio telefono così come sul computer: ora vengono visualizzate più notizie, più fonti e le immagini; il tutto con il solito solito tocco personale e familiare cui ci ha abituato Google.

Webby Awards: iPhone tra gli eventi internet “top” del decennio

webby_logoFine anno, tempo di bilanci e di classifiche, gli americani fanno scuola in questo, soprattutto se a finire é anche un decennio.

The Webby Awards é un premio internazionale prestigiosissimo dedicato all’eccellenza nel mondo di internet. L’accademia che lo assegna é composta da personalità di rilievo di settori molto vari che comprendono, tra gli altri,  i musicisti Beck e David Bowie, l’inventore di internet Vint Cerf, il creatore de “I Simpson” Matt Groening e il signor “Virgin” mr. Richard Brandson.

Waveboard, Google Wave anche su iPhone

wavephone1

Nome: Waveboard
Categoria: Produttività – Voto 8/10
Costo: 0,79 € – Piattaforma: iPhone e iPod touch

Il successo di Google è ormai inarrestabile. La società di Mountain View è nata con la semplice funzione di motore di ricerca, ma nel corso degli anni ha introdotto innumerevoli funzioni aggiuntive che hanno contribuito a migliorare radicalmente la vita giornaliera di ogni semplice utente internet.

L’ultima trovata degli ingegneri Google è il famoso progetto Google Wave, ancora in fase beta e disponibile solo a pochi tramite invito.

Google Earth per iPhone si aggiorna

Google Earth

Nome: Google Earth
Categoria: Viaggi – Voto: 8/10
Costo: Gratis – Piattaforma: iPhone e iPod touch

Google Earth è un’applicazione che permette di trasformare il nostro iPhone o iPod touch in una finestra sul mondo, permettendoci di visualizzare dall’intero pianeta fino ai dettagli delle città. Il software richiede 211 mb di spazio libero sul nostro dispositivo e la possibilità di avere una connessione 3G o Wi-Fi a disposizione.

Appena aperta, l’applicazione mostra il globo terrestre in tutta la sua magnificenza: finito il caricamento compariranno 4 icone agli angoli dello schermo, simbolo delle funzioni e della facilità d’uso di questo programma.

Android Market: iTunes cercasi

GoogleTunes

Leggo con molto interesse e poca gioia (a breve affiancherò al mio iPhone un dispositivo Android) quanto scritto da Jason Kincaid su Techcrunch in un articolo in cui evidenzia l’importanza per l’Android Market di disporre al più presto di un “GoogleTunes” per poter continuare a competere con iPhone.

Sulla piattaforma Android la scelta delle applicazioni e tutte le transazioni passano obbligatoriamente per l’applicazione nativa del telefono. Esperienza che, assicura Jason, può risultare molto fastidiosa soprattutto se si considera che fino a prima di Settembre, ovvero quando Android Market è stato aggiornato, lo store non offriva neanche degli screenshot che consentissero una preview dell’applicazione.

Anche il sito ufficiale di Android Market è poco fruibile e contiene un numero minimo di applicazioni, prese fra le migliori disponibili, sia free che a pagamento.  Non è presente una lista completa o un motore di ricerca che consenta di trovare con facilità l’app desiderata. Il tutto in un look and feel di profilo medio-basso.

Su Admob anche l’ombra di Apple

Admob-ombra-Apple

E’ un’ombra ormai dissolta dato che Admob, una delle più grandi società di advertising per il mobile internet e applicazioni iPhone, è stata acquistata da Google per 750 milioni di dollari. Tuttavia, come riporta Bloomberg, fonti anonime vicine all’affare avrebbero confermato che alcune settimane prima dell’acquisizione da parte di BigG, Admob sarebbe stata contattata da Apple, anche se al momento non è dato di sapere con quale intento.

Di sicuro c’è solo che Nicole Leverich, Matt Furman e Steve Dowling, rispettivamente i portavoce di Admob, Google e Apple, si sono rifiutati di commentare la notizia, segno che le voci circolanti potrebbero essere tutt’altro che infondate.