Dopo l’annuncio (quasi ufficiale) stiamo tutti aspettando con ansia l’applicazione ufficiale di Google+ per iOS. L’azienda di Mountain View ha da giorni inviato ad Apple l’applicazione in questione ma la società dell’iCEO sembra impiegare più tempo del dovuto per approvarla.
Il sito TheNexWeb ci mostra però in anteprima alcune immagini di questa futura app per iOS.
Stando a quanto riporta il sito TechCrunch, Facebook starebbe per presentare il nuovo Project Spartan: una sorta di nuova piattaforma per il social gaming che potrà essere utilizzata anche da dispositivi iOS e Android via browser, essendo sviluppata in HTML 5.
Il sito Mashable ha catturato un’interessante messaggio lasciato su Google+ da Erica Joy, dipendente dell’azienda di Mountain View.
In questo messaggio Erica conferma che l’applicazione ufficiale del nuovo social network targato Google è in fase di approvazione e dovrebbe arrivare a breve su App Store.
Giornata ricca per Google, che oltre ad avere introdotto il suo nuovo social network Google+, ieri ha anche lanciato un nuovo tool chiamato Google Swiffy che permette di convertire file sviluppati in Flash in software con codice HTML5, in grado di essere letto su iPhone e iPod touch.
Google ha annunciato nelle scorse ore un suo social network, chiamato Google+. Al momento è ancora in fase di prova e non è possibile accedervi senza un invito (come è solito per i nuovi servizi di Google) ma sulla pagina di informazioni della piattaforma è già chiaro che Google sta lavorando ad una app per iOS 4 o superiore del social network.
Da quando è stato presentato iOS 5 (e soprattutto da quando è stato reso disponibili il jailbreak solo pochi giorni dopo), gli sviluppatori hanno cominciato a lavorare su diversi tipi di widget che fosse accessibili attraverso la nuova schermata del Notification Center. L’ultimo di questi widget si chiama WeeTranslate, e permette di accedere rapidamente alle funzioni di Google Translate.
Nonostante Eric Schmidt abbia confermato che Apple e Google hanno rinnovato il contratto per le mappe di iOS, pare che nella beta del sistema operativo mobile di Cupertino rilasciata agli sviluppatori negli scorsi giorni siano presenti anche indizi che indicano un nuovo servizio in cui Google non entra in gioco.
Con uno schermo multitouch da 3 pollici e mezzo, una fotocamera da 5 megapixel, il supporto a 3G e Wi–Fi oltre al GPS, il GooApple sembra essere un’ottima copia di iPhone (che gira però su sistema operativo Android).
Non so in quanti l’avranno notato, ma Apple ha introdotto un nuovo tweak sulle pagine di Google per iOS e Android. Si tratta di un cambiamento che riguarda la home page del servizio di ricerca (che sappiamo l’azienda di Mountain View difficilmente cambia) in cui sono state introdotte nuove icone per trovare rapidamente ristoranti, bar e altri tipi di esercizi commerciali con un paio di tap.
A seguito del recente LocationGate che ha colpito Apple, Google ha tenuto a precisare che non salva informazioni riguardo ai suoi clienti a meno che questi non lo chiedano esplicitamente. La situazione potrebbe però essere diversa. Stando a CNET Google avrebbe usato in maniera estensiva i servizi di geolocalizzazione per verificare la posizione di iPhone, computer portatili e altri dispositivi elettronici collegati a network WiFi.
Ieri il CEO di Nokia Stepehn Elop ha preso parte all’Open Mobile Summit di Londra, sostenendo che Apple fosse in qualche maniera corresponsabile per la comparsa e la creazione di Android. Elop ha usato i primi minuti della sua conferenza per chiarire come Apple sia stata rivoluzionaria nel mercato smartphone.
Parlando alla conferenza D9 di quest’anno organizzata come sempre da Walt Mossberg, Eric Schmidt, ex CEO di Google, ha fatto sapere che la compagnia di Mountain View ed Apple hanno da poco rinnovato gli accordi per mappe e ricerche su iOS. Questo significa che, come previsto, Apple continuerà ad utilizzare i servizi forniti da Google almeno per un anno, nonostante si tratti di una convivenza difficile considerato che proprio Google rappresenta il principale concorrente in quanto a software di Apple sui dispositivi portatili.
iPad, iPhone, Gmail e telefoni Android sono servizi e sistemi tipicamente apprezzati dagli utenti consumer in giro per il mondo ma non visti di buon occhio dalle compagnie private e governative che vedono la sicurezza di un ecosistema come elemento fondamentale per poterlo adottare. Un articolo del Washington Post spiega come il governo statunitense abbia deciso di cominciare ad utilizzare questi dispositivi che saranno forniti ai dipendenti di tutti gli Stati Uniti.
Nuove analisi di Distimo mostrano alcune interessanti osservazioni effettuate su Android Market e iOS, dimostrando che la vendita di applicazioni a pagamento sul marketshare della piattaforma mobile di Google è ben più complicata che su iOS.
Il troll dei brevetti Lodsys, che accusato diversi sviluppatori di iOS di avere utilizzato una tecnologia brevettata dalla compagnia per gli acquisti in-app delle loro applicazioni, deve essersi preoccupata quando ha scoperto che Apple e i suoi avvocati avrebbero spalleggiato gli sviluppatori indipendenti citati nelle lettere di accusa. Ora Lodsys punta i suoi legali da un’altra parte, vale a dire sugli sviluppatori di Android.
Google dopo aver effettuare il restyling di Maps sui browser dei dispositivi mobili pensa anche al suo motore di ricerca.
Google Mobile Search viene ridisegnata e migliorata per un’utilizzo più comodo su iDevice e non solo.
Cara Apple, come si prevedeva, è troppo tardi. Google ha presentato ieri la sua alternativa ai pagamenti con carta di credito. La soluzione permette, tramite l’utilizzo di un Nexus S su rete Sprint, di effettuare pagamenti tramite il proprio smartphone grazie alla tecnologia NFC, che in molti ritengono potrebbe non fare la sua comparsa su iPhone prima del 2012.
Amazon ha già pubblicato il suo personale store di applicazioni per Android. Ora, in un articolo pubblicato su TiPb, Rene Ritchie si domanda quando il colosso della vendita online si deciderà ad acquistare anche Cydia, lo store di applicazioni non ufficiale per iPhone creato da Saurik.
Il senatore Al Franken, principale politico interessato nella vicenda della privacy a proposito del caso locationgate delle scorse settimane, ha richiesto a Google e Apple che vengano chiarificati i limiti per l’invasione della privacy per le applicazioni disponibili sui due sistemi mobili delle aziende.
Con molta probabilità iPhone non introdurrà i pagamenti NFC. I rumor che davano lo smartphone di Cupertino in prima linea per la tecnologia di pagamento senza carta di credito smentiscono ora che qualcosa del genere sarà presente nella prossima iterazione di iPhone. Si tratta di un problema, considerato che Google svelerà al mondo il suo sistema di pagamento domani.
Google ha da poco annunciato un completo rinnovamento per la web-app dedicata al suo servizio Maps. Come riporta l’azienda di Mountain View, il 40% di utilizzo di Maps avviene su browser mobile, e per questo l’azienda ha deciso di aggiornare il sito maps.google.com per offrire un’esperienza di utilizzo migliore su dispositivi mobili.
Ora Google Maps su Safari Mobile si presenta con una barra nella parte alta che consente un rapido accesso a varie opzioni e funzionalità.
