La Cina è considerata una potenziale enorme fonte di reddito per Apple paga a causa del gran numero di utenti di iPhone nel paese. Apple ottiene presumibilmente lo 0,15% del valore di ogni transazione con carta di credito che utilizza Apple Pay, questo fa capire perché Apple vuole la Cina a bordo. Il titano tech è più vicino al raggiungimento di tale obiettivo dopo aver annunciato il Giovedi di aver raggiunto un accordo con UnionPay.
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Cina, scoperta fabbrica di iPhone falsi
Non è di certo una sorpresa l’esistenza di iPhone falsi realizzati in Cina, ma è chiaro come sia importante riuscire a neutralizzare chi li produce per evitare fregature a tutti gli utenti. Ecco che proprio nelle ultime ore è stata scoperta una fabbrica del genere in Cina che produceva ben 40 mila iPhone fasulli all’anno.
La Apple punta sempre più al mercato cinese
Il mercato cinese è molto seguito dal mondo della Apple, è qui che Tim Cook ha intenzione di porre una forte impronta della propria azienda. Non è un caso che il capo della casa di Cupertino abbia confessato come sia la Cina il paese al quale pensa maggiormente quando bisogna creare un nuovo prodotto. E’ un mercato sempre più ricco al quale la Apple non vuole rinunciare.
iPhone 6 più amato in Cina che negli Stati Uniti
Continua inarrestabile il successo dell’iPhone 6 in tutto il mondo ed in modo particolare in Cina. Gli ultimi dati di vendita evidenziano come la Apple sia riuscita ad imporsi maggiormente sul mercato cinese con questo iPhone 6. In pochissimi mesi infatti sono stati venduti più iPhone 6 in Cina che negli Stati Uniti.
iPhone 6, 20 milioni di preordini in Cina
In molti Paesi l’iPhone 6 e l’iPhone 6 Plus sono arrivati nei negozi il 19 settembre, in Cina si è dovuto aspettare qualche settimana in più per poter avere l’approvazione regolamentare, quest’ultima sbloccata il 10 ottobre. Questa notizia ovviamente ha fatto scattare immediatamente i preordini online ed in poco più di una settimana si è già raggiunta una cifra record.
iPhone 5C: da esso dipende il successo di Apple in Cina
Tempo fa vi parlammo della visita in Cina del CEO di Apple Tim Cook, motivata dalle trattative in corso tra il colosso tecnologico californiano e il carrier China Mobile.
Nonostante infatti le maggiori aziende tecnologiche concorrenti di Apple abbiano sede proprio in Asia, essa è riuscita nel tempo a ritagliarsi fette di mercato sempre maggiori. Ne è stata conferma il raggiungimento del 43% dello share ottenuto nel Q3, ma a Cupertino sanno bene di non potersi permettere di adagiarsi sugli allori.
iPhone: Cook in trattative con China Mobile
Il mercato orientale rappresenta uno dei mercati maggiormente redditizi e strategici per Apple, non è un segreto. Per questo lo stesso Tim Cook, CEO di Apple, si sarebbe recato in Cina, più precisamente a Pechino, al fine di raggiungere importanti accordi con China Mobile.
Ad oggi infatti gli unici accordi raggiunti dalla società californiana con gli operatori cinesi si fermano al colosso China Telecom.
Samsung domina il mercato cinese
Samsung domina. È il caso di dirlo. Stando a quanto riportato dal Korean Herald, Samsung avrebbe battuto il record per le vendite di uno smartphone sul territorio cinese durante il primo trimestre di quest’anno, avendo piazzato 12,5 milioni di dispositivi contro i 6,1 milioni di iPhone venduti da Apple.
Pegatron aumenta i dipendenti del 40% per il prossimo autunno
Pegatron, partner di Apple per la produzione dell’hardware degli iDevice, ha annunciato un aumento della forza lavoro del 40% previsto per la seconda metà dell’anno. Un così importante aumento di dipendenti potrebbe indicare la possibilità che Apple stia veramente per lanciare, insieme ai suoi soliti dispositivi, anche un iPhone economico entro la fine dell’anno.
K900: lo smartphone di Lenovo arriva in Cina il 6 maggio
Lenovo, compagnia asiatica che si è fatta un nome negli ultimi tempi per i suoi computer, è pronta a lanciare sul mercato K900. Lo smartphone, che dovrebbe arrivare sul mercato il prossimo 6 maggio, è stato per la prima volta avvistato durante lo scorso CES di Las Vegas, a gennaio. Lenovo, però, non aveva ancora dichiarato ufficialmente una data di lancio.
iPhone: un business da 1 miliardo di dollari in India entro il 2014
iPhone, come sempre, gioca un ruolo fondamentale nel business di Apple. Stando alle ultime stime del The Times of India, pare che lo smartphone prodotto da Cupretino avrebbe avuto un boom nelle vendite nello stato indiano. Questo avrebbe portato, durante il 2012, al raggiungimento di 370 milioni di dollari di profitti nel 2011, e una stima di 1 miliardo di dollari per il 2013.
Dediu: un iPhone economico permetterebbe ad Apple di ripulire la Cina da Android
Non ci sono dubbi che una versione economica di iPhone non sarebbe la migliore scelta per i profitti di Apple. D’altro canto, Horace Dediu di Asymco pensa che un simile telefono potrebbe seriamente cambiare la posizione di Apple sul mercato, permettendole non solo di dominare negli Stati Uniti, ma di ripulire il mercato cinese dai dispositivi Android.
La Cina preoccupata di Android?
Il Digitimes ha pubblicato il risultato di una ricerca effettuata dalla China Academy Telecommunication Research per il Ministero dell’Industria e della Informazione Tecnologica cinese. Secondo i risultati di questa ricerca, la Cina si baserebbe troppo su Android. Al momento sarebbe infatti la piattaforma di Google ad occupare circa l’80% del mercato cinese.
iPhone mini: uno schermo da 4,5 pollici?!
Solo l’altro giorno il CEO di Apple Tim Cook negava l’esistenza del progetto iPhone mini. Apple non sarebbe interessata a produrre un dispositivo economico per i mercati emergenti, almeno stando alle parole dei dirigenti. Questo non ha però fermato i nuovi rumor che arrivano dal Giappone e descrivono un iPhone mini come qualcosa di particolarmente Maxi.
Cina: Apple di nuovo sotto accusa per lo sfruttamento dei lavoratori
L’associazione di Hong Kong Student & Scholars Against Corporate Misbehaviour (SACOM) ha rilasciato un documento, lo scorso martedì, nel quale si critica Apple e il fatto che la compagnia di Cupertino non riuscirebbe a controllare i suoi fornitori e assicurare condizioni di lavoro soddisfacenti per i dipendenti.