Vine, l’applicazione di Twitter che permette di condividere rapidamente e semplicemente video dalla durata di 6 secondi, è stata presa d’attacco negli scorsi giorni. Apple, sempre rigida quando si tratta di controllare la pornografia sulle sue piattaforme mobili, non ha detto nulla riguardo i contenuti osè cui era possibile accedere con Vine.
censura
500px rimossa da App Store: Twitter e Vine ancora al loro posto. Apple ha un problema con i contenuti sensibili?
Apple, lo sappiamo, non ha mai avuto una particolare propensione per le applicazioni e i contenuti distribuiti tramite App Store che permettono l’accesso a contenuti pornografici o di nudo. Per questa ragione l’app 500px è stata rimossa da App Store la scorsa settimana, con l’accusa di permettere un accesso troppo semplice a fotografie di nudo.
Memory: Apple mette in guardia gli sviluppatori di videogiochi
Un articolo dal sito Gamasutra sostiene che Apple starebbe mettendo in guardia gli sviluppatori di videogiochi per iOS riguardo il fatto che la compagnia tedesca Ravensburger possiede in questo momento il trademark del termine memory, ovvero memoria, utilizzato in combinazione ad un gioco in ben 42 paesi.
App Store: rimosse app con icona troppo simile ad app famose
Negli scorsi mesi Apple ha cominciato a rimuovere da App Store applicazioni che si rivelavano essere chiare copie di giochi popolari. Temple Jump, Tiny Birds e Numbers With Friends sono solo alcuni esempi delle vittime della pulizia di Apple, che ama fare su App Store quanto più le piace. Ora sembra che anche le app che presentano icone simili a quelle di app ben più famose saranno rimosse da App Store.
Apple non vuole sentire parlare di pene in Newsstand
Sembra che Apple abbia qualche problema con la parola pene in Newsstand. Muy Interesante, una rivista scientifica che pubblica sia in versione cartacea sia su Newsstand, ha infatti pubblicato un articolo riguardo “I miti e le verità riguardo il pene”. L’articolo, il cui titolo è stato riportato a caratteri cubitali sulla copertina della versione cartacea, è stato magicamente cambiato nella versione per Newsstand. Certo, il giornale è giudicato adatto a persone dai 12 anni in sù, ma Apple ha sentito comunque il bisogno di far cambiare il titolo. Il bello è che tutto ciò arriva dalla stessa compagnia che non ha problemi a pubblicare giornali come Cosmopolitan che sulla stessa copertina riportano: Sesso da ragazzacce o I suoi 6 punti sessuali segreti.
Apple pulisce App Store rimuovendo i cloni di app famose
Su App Store le applicazioni che fanno il vesto ad app celebri, riprendendone ad esempio il nome o il design dell’icona, si sprecano. Da Temple Run a Tiny Wings a Words With Friends. Apple ha fatto nelle scorse ore una operazione di pulizia di App Store, rimuovendo qualsiasi applicazione che fosse chiaramente la copia di un’altra. Le app fraudolente erano per la maggior parte sviluppate da Anton Sinelnikov, che questa mattina aveva 9 applicazioni disponibili su App Store (e alcune sono ancora copie di giochi famosi).
Nuove linee guida per i checkpoint DUI
acRumors ha scoperto un cambiamento nelle linee guida per l’approvazione di una app su App Store che riguarda i Checkpoint DUI e giochi su iOS. La sezione 22.8 delle nuove linee guida è chiara: App che contengono DUI checkpoints che non siano rilasciate da organismi legali, o che incoraggiano e permettono di guidare da ubriachi, saranno respinte.
Come degli immigranti si sono trasformati in animaletti
Immaginate di essere uno sviluppatore di iOS, e che la vostra nuova app parli di trasportare illegalmente oltre i confini degli immigranti. Oltre ad offrire uno scenario satirico potreste anche offendere alcuni utenti. Ecco perché Apple ha ritenuto opportuno rifiutare la pubblicazione su App Store di Snuggle Truck.
Apple se la prende con le app pay-to-install
App Store potrà essere un giardino incantato, ma non è detto che sviluppatori e utenti si ritrovino faccia a faccia con il potere di Apple sul proprio store da milioni di dollari. Non stupitevi, sviluppatori, se un giorno sarete cacciati dallo store.
Apple non ha problemi a rifiutare App di sviluppatori famosi
Apple si è guadagnata una certa fama per rifiutare applicazioni in modo, pare, arbitrario. Spesso piccoli sviluppatori vedono il loro software rifiutato, e si lamentano, sostenendo che Apple non ha mai rifiutato titoli di grosse Software House. Questa settimana, però, le cose sono andate diversamente, e l’ascia di Apple è scesa su un’app di PopCap.
Exodus: Non c’è libertà di pensiero
Il presidente dell’associazione cristiana Exodus, dietro all’applicazione anti-gay che ha fatto tanto parlare di sè negli ultimi giorni riguardo la sua presenza (e recente scomparsa) su App Store, ha fatto sapere che le firme di oltre 150 000 persone sono il frutto di una azione diffamatoria frutto del lavoro di attivisti gay.
App anti-gay ritirata da App Store
Come promesso vi teniamo informati sull’applicazione Exodus International, pubblicata dall’omonimo gruppo religioso, che promuoveva la “guarigione dall’omosessualità”, riportandovi che Apple ha ufficialmente rimosso l’applicazione da App Store.
La censura di Apple su App Store
Ci sono diverse app discutibili su iTunes, a partire dall’abbondante varietà di simulatori di peti, per arrivare invece ad applicaizoni offensive che Apple ha deciso di rimuovere dallo Store. Negli ultimi giorni si è parlato di questo argomento a causa dell’app del gruppo cristiano Exodus International, che promuoveva una “cura all’omosessualità”.
MobileMe sbloccato in Arabia Saudita
Ricorderete probabilmente che ieri sera avevamo riportato la notizia secondo cui in Arabia Saudita il servizio MobileMe era stato bloccato dal governo del paese. L’Arabia Saudita non è nuova per forme di censura nei confronti delle nuove tecnologie, basti ricordare le minacce fatte a RIM per la vendita dei BlackBerry sul suolo saudita.
Apple rimuove l’applicazione di WikiLeaks
Quando ho scritto la notizia un paio di giorni fa sospettavo che l’app sarebbe stata rimossa, e così è stato. Apple ha infatti tolto da App Store l’applicazione non ufficiale di WikiLeaks, che si limitava a dare all’utente il feed in tempo reale dell’account Twitter del portale e gli ultimi documenti pubblicati sul sito.
Censurare inutilmente audio e video si può (e fa ridere) su iPhone
Quanti tra voi seguono il canale di Jimmy Kimmel su YouTube conosceranno certamente la sua Unnecessary Censorship. Si tratta di una finestra settimanale all’interno del programma durante la quale vengono prese immagini televisive della settimana passata e vengono censurate quando inutilmente immagini e parole innocue che, una volta posto il classico beep rendono ben più maliziose le affermazioni che coprono.