Il team che si occupa dello sviluppo di Gmail nella sua versione Mobile fa sapere, tramite il proprio blog, di aver notevolmente migliorato la velocità della propria Web App.
Spazio riservato agli ultimi aggiornamenti dagli sviluppatori di applicazioni per iPhone e iPod touch
Il team che si occupa dello sviluppo di Gmail nella sua versione Mobile fa sapere, tramite il proprio blog, di aver notevolmente migliorato la velocità della propria Web App.
Ecco una dimostrazione video di ProSwitcher, la prossima applicazione di Ryan Petrich che consentirà ai dispositivi jailbroken di passare comodamente da una App all’altra mentre sono attive in background.
È di pochi giorni fa il cambiamento della grafica e delle funzionalità di App Store quando lo visualizziamo tramite l’ultima versione di iTunes. Cerchiamo di valutare opinioni e impressioni che circolano sulla rete dopo questo cambiamento.
iPhone Reality Show è il primo reality show che vede come protagonisti 10 sviluppatori provenienti da tutto il mondo, un’idea esilarante che renderà felice molti appassionati del mondo informatico.
SEGA, azienda giapponese sviluppatrice di videogiochi, console e coin-op, ha rilasciato il sequel del gioco Super Monkey Ball. Questa nuova versione del gioco è stata migliorata rispetto alla versione precedente ma la compatibilità con i dispositivi Jailbreak è venuta meno.
La piattaforma di sviluppo per videogiochi Unity ha riscosso un enorme successo, fra i titoli per iPhone, in soli 12 mesi di esistenza. Il riscontro di questo successo lo troviamo nella Top 25 delle applicazioni a pagamento. Il motore Unity, infatti è presente nel 12% di queste e la tendenza è in continua crescita.
Quello che ci dice questa percentuale è che Unity non solo è sempre più adottato dagli sviluppatori di videogiochi per iPhone, ma che i titoli prodotti con questo motore sono spesso di grande successo e non si può completamente escludere la correlazione fra i due fatti.
Dopo Joe Hewitt e il suo abbandono dello sviluppo per la App di Facebook e tutta la diatriba che ha riguardato Rogue Amoeba, dei quali vi abbiamo dato ampio risalto, vorrei passare oggi a casa nostra, visto che la notizia non mi pare abbia avuto un gran riscontro.
Nell’ultimo periodo ci sono state diverse defezioni da App Store, da parte di alcuni sviluppatori, a causa della pesante burocrazia di Apple e delle discutibili scelte effettuate dal team di approvazione. Alcuni di questi developers, come Rogue Amoeba di Airfoil Touch Speakers, hanno deciso di abbandonare la piattaforma iPhone, altri invece si sono rivolti alla “concorrenza interna”, ossia Cydia Store o RockYourPhone.
Al contrario di quanto si possa pensare, sembra che questi store alternativi abbiano un mercato molto florido, almeno stando a quanto detto proprio dal CTO e fondatore di RockYourPhone, Mario Ciabarra, che annuncia una previsione di fatturato per il prossimo anno che dovrebbe superare i 2 milioni di dollari.
Dopo le dichiarazioni di qualche giorno fa, riguardo il taglio degli investimenti da parte di Gameloft per il settore Android a favore di quello iPhone, Gameloft con un comunicato stampa fa marcia indietro e annuncia il lancio di nuovi giochi ad alta definizione per i dispositivi Android di ultima generazione quali Motorola Droid e Sony Ericsson Xperia X10.
Secondo il vice presidente editoriale di Gameloft, Gonzague de Vallois, ha dichiarato che i nuovi titoli di Gameloft per Android saranno in grado di sfruttare tutte le caratteristiche tecniche dei nuovi dispositivi, mettendo a frutto le notevoli potenzialità hardware che questi hanno; se si pensa che il Sony Ericsson Xperia X10 sembra uno smartphone per hardgamer, con le caratteristiche che si ritrova, viene l’acquolina in bocca.
Non è di certo passata un eternità da quando vi avevamo informato sulla drastica decisione di Rogue Amoeba di interrompere gli sviluppi per la piattaforma iPhone a causa dei frustranti comportamenti del team di approvazione di App Store . In sintesi era accaduto che si erano resi necessari circa 3 mesi e mezzo perché lo sviluppatore di Airfoil Touch Speaker vedesse approvata la sua applicazione in App Store, ma solo dopo aver rimosso dalla sua creatura delle icone che raffiguravano i computer Mac, cosa a Apple non gradita e vietata dalle regole dell’SDK.
Oggi c’è una novità, Rogue Amoeba ha annunciato di aver inviato un nuovo update che ripristina le icone incriminate, a seguito di una mail da parte di Apple che in pratica gli comunicava che le politiche di revisione di App Store stavano cambiando e che quindi la sua applicazione poteva essere ammessa così come originariamente creata.
È stato aspramente criticato per quanto riguarda il metodo di approvazione dei contenuti, ci sono state petizioni al riguardo e sviluppatori famosi o meno hanno deciso di abbandonarlo, per un motivo o per l’altro.
Di cosa stiamo parlando? Di App Store e del metodo di approvazione dei programmi da parte di Apple.
In sua difesa è sceso oggi in campo Phil Schiller, vice presidente del product marketing della società di Cupertino, affermando ciò dalle pagine della versione online di Businessweek
La assenza di Flash per molti è una grossa lacuna per il proprio iPhone, ma in tutta onestà, le grandi potenzialità offerte da Javascript suppliscono più che egregiamente a questa mancanza. Librerie come JQuery consentono di ottenere risultati di fattura molto elevata nella creazione di siti web e per dispositivi mobili, anche se questi ultimi non possono usufruire a pieno delle possibilità offerte.
Adesso, grazie a David Kaneda, tutti gli sviluppatori avranno a disposizione un amico in più, JQTouch, un plugin per JQuery che consente la realizzazione di WebApp con funzionalità molto avanzate e graficamente molto gradevoli per i dispositivi di nuova generazione come iPhone.
Ad una conferenza tenutasi venerdì, Gameloft, la nota casa di sviluppo videogiochi che ricava il 13% delle proprie entrate grazie ad App Store, ha dichiarato che taglierà i fondi destinati allo sviluppo di videogiochi per Android in favore di iPhone.
Stando a Gameloft, non sono gli unici sviluppatori di videogiochi mobile ad abbandonare il mercato Android. Nelle loro motivazioni l’immaturità del mercato Android che al momento pare non riuscire a generare guadagni significativi quasi per nessuno, se non per nessuno.
Quando un cavallo vince, tutti vorrebbero cavalcarlo, specialmente se è un cavallo da 100 mila applicazioni a catalogo e 2 miliardi di download.
Stiamo ovviamente parlando di App Store e delle relative applicazioni che hanno fatto la fortuna di iPhone. I veri amanti di Apple già sanno che la superiorità tecnica dei prodotti di Cupertino è legata soprattutto alla relativa “chiusura” del sistema che monta software “proprietario” ed alla severità con gli sviluppatori.
Bene, sembra che questa severità stia diventando davvero troppa e che assomigli più ad un boicottaggio, ma andiamo per ordine: solo ieri iPhoner.it raccontava del giro di vite nei confronti dei software che fanno chiamate alle API riservate. I media americani parlano oggi addirittura di una petizione online, nata proprio per denunciare la lentezza del processo di approvazione delle applicazioni da parte di Apple che -lamentano Amidio, Pajamahouse Studio e Musicsoft Arts– può arrivare anche a 3 mesi senza alcuna comunicazione da parte dell’azienda.
Dopo qualche mese di silenzio (già nel dicembre scorso John Gruber sollevò l’argomento), il popolo della mela è nuovamente in subbuglio: si vocifera che Apple stia insistentemente rifiutando tutte le applicazioni che facciano chiamate ad API considerate riservate.
Per i non addetti ai lavori, le API (Application Programming Interface) sono quelle interfacce che un programma utilizza per interagire con altri software. Non esiste una reale differenza tecnica tra API pubbliche e riservate, si tratta piuttosto di una distinzione “sociale”: le prime sono rese ufficialmente utilizzabili e corredate della documentazione relativa perchè considerate sicure e ben testate, le altre – ugualmente accessibili – vengono invece segretate.
E’ un’ombra ormai dissolta dato che Admob, una delle più grandi società di advertising per il mobile internet e applicazioni iPhone, è stata acquistata da Google per 750 milioni di dollari. Tuttavia, come riporta Bloomberg, fonti anonime vicine all’affare avrebbero confermato che alcune settimane prima dell’acquisizione da parte di BigG, Admob sarebbe stata contattata da Apple, anche se al momento non è dato di sapere con quale intento.
Di sicuro c’è solo che Nicole Leverich, Matt Furman e Steve Dowling, rispettivamente i portavoce di Admob, Google e Apple, si sono rifiutati di commentare la notizia, segno che le voci circolanti potrebbero essere tutt’altro che infondate.
Che il processo di approvazione di App Store non sia la trasparenza fatta persone è chiaro a molti e da lungo tempo. Questa volta la mela della discordia si è materializzata nell’applicazione “Airfoil Speakers Touch” (link iTunes), che permette di ascoltare su iPhone o iPod touch qualsiasi flusso audio in esecuzione sul proprio Mac o PC connesso alla stessa rete wireless.
Lo sviluppatore, Rogue Amoeba, in tre mesi e mezzo si è visto rifiutare per ben tre volte un aggiornamento minore perché essa, riconoscendo il tipo di Mac e anche l’applicazione usata come sorgente audio, mostrava un’immagine contenente entrambe le icone commettendo quindi quella che, secondo le regole di App Store, è una violazione del trademark.
Sono sicuro che il nome John Carmack riporterà alla memoria di alcuni di voi buoni e vecchi ricordi. Per i più giovani, il signore citato poche parole fa, è colui che si nasconde dietro videogiochi come Wolfenstein 3-D, Doom e Quake nonché co-fondatore della iD Software.
Da qualche tempo la software house si è affacciata anche sul mercato iPhone: “non è stata una decisione strategica importante, è solo che mi piace tantissimo questo piattaforma”, sono state le sue parole a proposito di questa scelta, anche se non ha risparmiato critiche a come le cose vengono svolte a Cupertino per quanto riguarda la gestione delle App. Per lui si tratta di una sorta di “ritorno a casa”, poiché le sue prime applicazioni furono scritte su un Apple II: perché questo riavvicinamento?
Joe Hewitt, lo sviluppatore della versione 3.0 di Facebook per iPhone ed iPod touch, nonché della promessa versione 3.1 che avrebbe abilitato le notifiche push, ha dichiarato su Twitter il proprio abbandono dello sviluppo per passare ad altro. Per la precisione, continuerà a lavorare su Facebook, semplicemente non si occuperà più della loro App per iPhone.