Lorenzo Paletti 
Ieri è stata una giornata ricca di novità per gli sviluppatori di iOS. Dopo l’aggiornamento delle policies dell’SDK e la pubblicazione delle linee guida per l’accettazione di un’app Apple ha completamente aggiornato l’app per il controllo delle vendite quotidiane riservata agli sviluppatori.
Il tool ha diverse nuove funzionalità. Una nuova interfaccia, molto intuitiva con un nuova dashboard principale con grafici e tabelle.
Secondo un report di Asymco le operazioni necessarie ad Apple per tenere in vita iTunes Store hanno un costo che si aggira sui 75 milioni di dollari al mese. Questo è più del doppio di quanto costava nel 2009 (erano 30 milioni al mese).
Se avete qualche annetto e amate i videogiochi ricorderete certamente il particolare feeling dei vecchi videogames anni 80/90. Colori sgargianti, colonne sonore midi, personaggi demenziali e una storia improbabile. Mentre gli ultimi due elementi sono tutt’ora in comune a diverse uscite, i primi restano relegati all’epoca di Monkey Island e delle avventure grafiche della Lucas.
Grazie a The Incident potrete fare un piccolo salto nel passato. L’app, ora presente su iTunes a 1,59€, vede come protagonista Frank Solway. Frank è un normale impiegato. Una mattina, mentre sta per andare al lavoro, scopre che una pioggia di oggetti (mobili, statue, autovetture…) sta cadendo dal cielo. Lo scopo del gioco è schivare il ciarpame che cade dall’alto e scalarlo per arrivare ad altezze sempre maggiori.
Tutto qui.
Questo video mostra l’augmented reality come siamo stati abituati a conoscerla fino ad ora. È interessante, ma non pratica o utile.
Il vicepresidente di Google per il Product Managmente, Omar Hamoui, ha appena pubblicato un post sulle modifiche Apple ha fatto alla sua licenza per gli sviluppatori di iOS.
In principio Sony e Nintendo non erano preoccupate di iPhone e iPod touch. Come poteva Apple entrare in un mercato ormai rodato dai due big (cui si è aggiunto anche Microsoft) e concorrere in modo equo?
La risposta è stata App Store. Come era stato per iTunes Store, la capillarità del servizio di Apple, unita ai costi irrisori per buona parte della applicazioni, ha reso i dispositivi con iOS intriganti console di gioco non soltanto per gli sviluppatori, che si trovano una base installata di enormi dimensioni, ma anche per gli utenti, che forse alla ricerca di un telefono un lettore multimediale si trovano tra le mani, involontariamente, una console portatile.
Poco fa vi abbiamo informato che Apple aveva intenzione di rendere pubbliche le linee guida con le quali gli addetti all’App Store controllano le app perché ricevano il benestare e vengano pubblicate online.
Le linee guida usate dai revisionatori di Apple per decidere quali app finiscono sullo store e quali possono evitare sono sempre state un mistero. A discrezione dell’azienda di Cupertino l’applicazione poteva venire accettata o respinta, e dopotutto Apple si difendeva con il pensiero: “Questa è casa mia (iTunes) e qui comando io”.
Oggi è comparsa su apple.com una lettera in cui si parla proprio di questo.
Apple ha annunciato oggi che farà diversi cambiamenti al metodo di approvazione delle app e alle policies con gli sviluppatori.
Apple, non lo si può negare, è sulla cresta dell’onda. Dal ritorno di Steve Jobs 10 anni fa l’azienda ha saputo reinventarsi con dispositivi innovativi (iMac) e nuovi incredibili prodotti portatili (iPod e iPhone su tutti) che sono sempre in grado di creare un nuovo standard quando messi sul mercato.
Il network mobile di AT&T negli Stati Uniti ha diversi punti deboli. Tra questi il principale è New York. E ovviamente, a meno di ricorrere ad unlock, un newyorchese che vuole un iPhone deve necessariamente avere come carriere AT&T.
Proprio ieri (usando un bellissimo video del capitano Ackbar, tra l’altro) il Dev Team metteva in guardia sull’aggiornamento ad iOS 4.1, e su come questo togliesse il jailbreak dai dispositivi e rischiasse di disattivare perennemente l’unlock. Chiunque voglia tenere il proprio dispositivo è quindi, nuovamente, avvisato.
Se si vuole contattare tramite FaceTime un iPod touch è evidente che non si possa usare un numero di telefono. Ecco perché è possibile abbinare il proprio dispositivo ad un indirizzo mail.
Ricorderete che avevamo postato più di un articolo parlando del motore in grado di far vibrare iPod touch, e di come la tesi era anche supportata da una frase sul sito ufficiale di Apple.
I ragazzi di iFixit hanno già smontato il nuovo iPod touch per trovarci dentro qualche sorpresa. La prima è che il lettore multimediale ha solo 256 MB di RAM, la stessa del 3GS e dell’iPad, ma meno dei 512 che servono all’iPhone 4 per funzionare.
All’Apple event della scorsa settimana, Steve Jobs ha introdotto una nuova feature di per iTunes, iPod, iPhone e iPad chiamata AirPlay. Figlio di AirTunes, questo protocollo consente di trasferire via WiFi contenuti audio e video a dispositivi in grado di riceverli via etere e riprodurli.
La ditta che lavorato con Apple nella creazione di AirPlay si chiama BridgeCo.
Nell’app orologio di ogni iPhone è presente un cronometro. Il funzionamento è semplicissimo. Lo si avvia, si possono avere dei “lap” ovvero dei tempi dei singoli giri che non bloccano il cronometro, poi lo si ferma, quindi si azzera.
iChrono Mini fa le stesse cose, solo con una piccola, grande differenza.
iLounge ha per le mani un iPod Touch di quarta generazione, e non si sta lasciando sfuggire l’occasione di pubblicare delle osservazioni sulla qualità del dispositivo e sulle sue differenze con il fratello maggiore iPhone 4.
Non giunge come una vera novità, ma vale la pena sottolineare come iLounge abbia scoperto che un’aggiornamento a iOS 4.1 è necessario per poter fare una videochiamata con FaceTime tra due iPod di quarta generazione o un iPod e un iPhone 4. Questo è probabilmente dovuto al fatto che FaceTime su un iPod Touch ha bisogno di un indirizzo mail per funzionare e collegarsi ai server FaceTime di Apple. Feature che non è supportata in iOS 4.0.2 sull’iPhone 4.
Asymco mostra un interessante grafico che confronta le vendite relative allo store musicale di iTunes e i download effettuati sull’App Store. Sull’asse delle ascisse sono indicati i mesi dal lancio, su quella delle ordinate il numero (in miliardi di unità) di unità vendute. La linea rossa rappresenta il giovane App Store, mentre quella blu l’ormai rodato iTunes Music Store.
Basta una rapida occhiata per rendersi conto della rapidità con cui le vendite di App Store siano aumentate. Con questa velocità di crescita il negozio virtuale di applicazioni per iPhone e iPod supererà presto il numero totale di canzoni vendute da Apple.
iPhone 4 è un’esclusiva di AT&T sul suolo statunitense. Lo sanno bene tutti gli utenti che lamentano i problemi che la linea dell’operatore americano dà, e la scarsa copertura.
Da tempo si parla di un iPhone 4 CDMA, in grado di collegarsi anche alla rete di Verizon, un’altro dei maggiori competitor sul mercato americano, che vanta una maggiore copertura, una migliore qualità della rete e anche il nuovo standard 4G.
